La classificazione dei tè neri: le bustine agli ultimi posti

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Classificazione dei tè neri in base al metodo indiano/britannico

Per avere una panoramica della qualità dei vari tè neri, merita un approfondimento il metodo di classificazione indiano/britannico. Questo metodo è nato nel ventesimo secolo e che ancora oggi viene utilizzato, soprattutto dai commercianti alle aste, per riconoscere le tipologie del tè nero.
Questo metodo di classificazione crea una scala e distingue i tè neri in base alle caratteristiche visive delle foglie. Il riferimento da cui si parte l' Orange Pekoe (OP), ovvero foglie intere. Tè sopra il livello base OP sono di elevata qualità, sotto OP sono di qualità inferiore. Dust (polvere) e Fanning (frammenti) sono i termini utilizzati per indicare i tè usati in bustina, e sono i livelli più bassi di questa scala.

Di seguito vi mostriamo la classificazione dei tè più pregiati a partire dal livello base OP:
OP: Orange Pekoe
FOP: Flowery Orange Pekoe. Indica un tè composto dall'ultimo germoglio e la prima foglia al di sotto di questo. Le foglie giovani e tenere garantiscono la qualità del tè.§
GFOP: Golden Flowery Orange Pekoe
TGFOP: Tippy Golden Flowery Orange Pekoe
FTGFOP: Finest Tippy Golden Flowery Orange Pekoe(qualità eccellente).
SFTGFOP: Special Finest Tippy Golden Flowery Orange Pekoe (in assoluto è il migliore).
Dopo la sigla, gli esperti possono aggiungere anche il numero 1, come indicazione di prima qualità, per esempio: FTGFOP1.

Quando si legge la B davanti al finale OP, significa che si tratta di un tè broken:
BOP: Broken Orange Pekoe

Quando le foglie vengono sminuzzate, queste sono indicate con la sigla F (fanning) o D (dust)
BOPF: Broken Orange Pekoe Fannings
BOPD: Broken Orange Pekoe Dust.
I frammenti di tè Fannings e Dust hanno dimensione molto piccola e sono destinati alla produzione di miscele ed il successivo confezionamento in bustine.
Il tè nero contenuto nelle bustine, se infuso, rende l'acqua marrone scuro in pochi secondi ed ha un sapore forte e deciso.

Tè nero in bustina: il più venduto in occidente nonostante la bassa qualità

Nonostante la qualità inferiore, il tè in bustine costituisce, ad oggi, la più ampia percentuale di tè nero venduto in occidente.

Nel 1930 in Assam è stata istallata la prima macchina CTC (Crushing – Tearing – Curling / Schiacciare-Strappare-Arrotolare) inventata da William McKercher.
Le foglie di tè, dopo l'appassimento passano tra due rulli a denti larghi. I denti spezzano le foglie, i rulli le arrotolano, in questo modo l'ossidazione avviene più velocemente.
Questo processo è utilizzato per ottenere cospicue quantità di tè nero di qualità inferiore, destinato in particolare al mercato delle bustine.
Questa metodica è piuttosto complicata, per cui sempre meno utilizzata.

Dal 1950 in Africa si coltivano piantagioni di tè destinate solo alla lavorazione per le bustine.
Ad oggi l'Africa, il Sud America, il Vietnam e l'Indonesia detengono la maggior parte di questo mercato.

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